Gamesweek, nuovi arrivi e progetti di conservazione

Partiamo dalla fine, ovvero da un piccolo progetto che l'Archivio Videoludico ha inaugurato a Milano in occasione della Gamesweek 2013 e che proseguirà nel corso degli anni.Floppy d'autore raccoglierà in Archivio il segno tangibile dei guru e degli sviluppatori italiani e stranieri incontrati lungo il cammino: ognuno di loro avrà la possibilità di autografare un floppy. Tutti i floppy saranno raccolti, conservati ed esposti negli spazi che ospitano il fondo presso la Cineteca. I primi tre floppy autografati appartengono a Nolan Bushnell, fondatore di Atari; a Massimo Guarini, sviluppatore e fondatore dello studio italiano Ovosonico; e a Urustar, team indie italiano con sede a Genova. Floppy d'autore è una sorta di divertissement: l'obiettivo è tenere traccia anche degli autori, di chi i giochi li produce, non solo dei giochi stessi.

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Nel frattempo continua in Archivio la catalogazione delle riviste di videogiochi, attività che da alcuni mesi affianca la catalogazione dei giochi. Chi desidera fare ricerca può così consultare non solo il fondo dei giochi ma anche le riviste di settore, che in particolare tra gli anni Ottanta e Novanta erano il punto di riferimento per la critica videoludica, prima dell'avvento di Internet. Il lavoro di ricerca delle riviste ci ha fatto riscoprire una pubblicità del novembre 1995 particolarmente controversa. In occasione dell'uscita di Lone Soldier su PlayStation, due pubblicità comparvero sulle riviste di settore italiane. Gli slogan utilizzati crearono non poche polemiche. Uno recitava: “La guerra in TV non ti basta più? Sbatti la Bosnia nella tua PlayStation!” L'altro: "Basta con la guerra in TV. Altro che parole, i fatti!". La guerra in Bosnia ed Erzegovina si sarebbe conclusa di lì a poco. Secondo le stime le vittime del conflitto furono circa 100.000, molti di più gli sfollati. Va precisato che il gioco non ha nulla a che fare col conflitto bosniaco. Un simile esempio dimostra quanto l'analisi delle vecchie riviste, e delle pubblicità in esse contenute, possa fornire numerosi spunti di riflessione, anche per eventuali tesi.

Ma torniamo alle acquisizioni più interessanti del mese, spazio fisso di questi report mensili. Si parte con la riedizione in HD di The Legend of Zelda: The Wind Waker, uno degli episodi più apprezzati della serie, oltre che il più sperimentale dal punto di vista estetico, con quella sua ispirata grafica in cel-shading. Ottobre è stato anche il mese del ritorno di Sonic su Wii U e 3DS, con un capitolo che ha letteralmente spaccato critica e pubblico. Anche i giapponesi di Vanillaware sono tornati sugli schermi europei con Dragon's Crown: in questo caso la splendida grafica 2D e l'omaggio ai vecchi picchiaduro a scorrimento dei primi anni Novanta passano in secondo piano di fronte a una rappresentazione del corpo femminile iperbolica e strabordante. Il controverso David Cage, dopo Heavy Rain, ci riprova con Beyond: ed è subito guerra tra detrattori e sostenitori.

L'Archivio, lo abbiamo ripetuto più volte, vive anche delle donazioni dei privati. Questo mese ci teniamo a ringraziare la Biblioteca Comunale di Fiorenzuola d'Arda, che ha ceduto numerosi giochi PC recuperati e conservati nel corso degli anni. Tra i titoli figurano Hexen, Sin, Carmageddon 2, Blood, Timeline, Martian Gothic, Frank Herbert's Dune, Alien Vs Predator 2, Simon the Sorcerer 3D, Nightlong e altri ancora. E intanto l'invasione indie continua, per merito soprattutto delle donazioni degli appassionati: è grazie alla loro generosità se ora gli utenti possono fruire gratuitamente di giochi come The Binding of Isaac, Anna, The Organ Trail, Papers, Please, Crayon Physics Deluxe e Greed Corp, tanto per citarne alcuni. I giocatori, non smetteremo mai di dirlo, sono parte integrante dell'Archivio: non solo perché partecipano agli eventi e consultano il fondo, ma anche perché, nel condividere la loro passione, tramandano ad altri la propria esperienza e contribuiscono a preservare la storia del videogioco.