Il director del gioco spiega la svolta action della serie…

Resident Evil 6 ha polarizzato la critica in maniera molto pesante e, con l'arrivo del gioco nei negozi, anche fra il grande pubblico è già iniziato il dibattito riguardo l'eventuale tradimento delle origini della saga.

Parlando con 1 Up, Hiroyuki Kobayashi, ha spiegato perché il suo team si è voluto lanciare in un'impresa tanto rischiosa:

Con Resident Evil abbiamo voluto essere il più inclusivi possibile, in modo tale da raggiungere il pubblico più ampio possibile. È difficile mantenere un feeling horror quando vuoi essere il più inclusivo possibile, non mi vergogno a dirlo. Abbiamo tentato di capire quale tipo di azione potessimo inserire tenendo comunque un approccio da gioco horror. Mixare le due cose non è stato per nulla semplice.

Se si riesce a farlo, si può creare un gioco horror che piaccia alle masse, altrimenti si rischia di fallire.

Per sopravvivere dobbiamo essere in grado di creare giochi che piacciano alle masse, se andiamo troppo sul versante horror rischiamo di perdere il supporto dei giocatori medi…nel senso…i casual gamer se si spaventano troppo poi smettono di giocare.